Agenda Digitale cos’è è il più grande progetto per l’evoluzione digitale che sia stato mai finanziato dalla Commissione Europea, la quale ha proposto una nuova strategia politica, denominata Europa 2020, a sostegno dell’occupazione, della produttività e della coesione sociale. Nell’ambito di questa strategia l’UE ha definito l’Agenda digitale europea che si propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso.
Vi sembrerà strano ma risulta che in termini di telecomunicazioni,  il nostro Belpaese si trovi agli ultimi posti nella comunità Europea. L’Italia è agli ultimi posti in Europa, sia per l’uso delle telecomunicazioni, sia in termini di copertura della banda larga ad alta velocità (10-15% di disponibilità contro il 75% del Regno Unito). Questo dato è inammissibile da sostenere per un paese come il nostro.
L’obiettivo dell’Unione europea è proprio quello di colmare i divari fra i diversi Stati membri, attraverso un’agenda digitale, proprio perché al giorno d’oggi la qualità della vita e del lavoro sono molto influenzate dal fattore tecnologia che ne è diventato un elemento rilevante di vita. Rispetto al resto dell’Ue, l’Italia si posiziona a livelli piuttosto bassi per tutta una serie di importanti indicatori di sviluppo digitale. Infatti ci sono molte aree  che si trovano in situazioni complicate rispetto all’accesso ad Internet, per esempio occorre dire che la Banda larga ad alta velocità è completamente assente nelle zone rurali, mentre nell’Ue la copertura delle zone rurali è del 18%.
Agenda digitale ha un filo conduttore che è quello di portare il digitale nelle case di tutti gli europei. Per raggiungere questo obiettivo, l’Agenda prevede oltre 100 azioni, suddivise in 7 settori relativi al mercato unico digitale, interoperabilità e standard, fiducia e sicurezza ecc., che contribuiranno a rilanciare l’economia dell’UE e consentiranno ai cittadini e alle imprese di trarre il massimo beneficio dalle tecnologie. Questo permetterà di migliorare la situazione anche nelle zone rurali del Belpaese.
I Paesi che mostrano i risultati migliori in termini di sviluppo del digitale sono i paesi scandinavi, i Paesi Bassi, Lussemburgo e il Regno Unito. Tuttavia, vi sono differenze a seconda degli indicatori considerati e alcuni Stati membri meno sviluppati sotto il profilo digitale  hanno compiuto buoni progressi nel recuperare il ritardo in alcuni settori.
Per quanto riguarda le opportunità di vendita del web, come per esempio il commercio elettronico secondo gli ultimi dati i cittadini dell’Ue ricorrono in misura sempre maggiore a questo grande strumento.

Con lo sviluppo dell’uso di Internet e grazie all’Agenda digitale europea, l’obiettivo del 50% di cittadini che fanno acquisti online entro il 2015 sarà probabilmente raggiunto (nel 2013 eravamo già al 47%). Il commercio elettronico transfrontaliero sta crescendo (12% nel 2013), ma l’aumento è più contenuto rispetto al commercio elettronico all’interno del proprio Stato membro di residenza, pertanto sarà difficile raggiungere l’obiettivo fissato dall’Agenda digitale europea (20% nel 2015).

La Commissione Europea è intervenuta mettendo in guardia contro la mancanza di competenze informatiche e di alfabetizzazione digitale. Si rilevano, infatti differenze sostanziali tra i diversi paesi in molti settori. In particolare, però, i bassi livelli di utilizzo di Internet e le scarse competenze digitali registrate in alcuni Stati membri dell’Ue, fra i quali l’Italia (solo il 56% dei cittadini si collega ad internet almeno una volta a settimana), sono motivo di preoccupazione per lo sviluppo dell’economia digitale in questi paesi e, più in generale, in Europa.

Ci viene da pensare a quando sarà possibile  avere una copertura e una digitalizzazione uniformi in Europa, ed è questa una faccenda delicata perché ciascuno Stato membro si trova in uno stadio diverso di sviluppo digitale, con notevoli differenze tra i paesi di punta e quelli che devono recuperare terreno. Non è realistico prevedere che tutti i paesi possano raggiungere lo stesso livello di sviluppo digitale dei paesi di punta a breve o medio termine.

L’obiettivo dell’Agenda digitale è incoraggiare i progressi nell’intera Ue, per questo gli obiettivi sono fissati a livello di Unione. Stabilire dei valori di riferimento consente ai paesi meno avanzati di individuare i settori che richiedono maggiore attenzione.

Federica Macrì
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